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Dimensione Immagine e risoluzione

Attraverso la finestra “Image Size” è possibile:

  • Conoscere le dimensioni e la risoluzione di un’immagine
  • Modificare le dimensioni di un’immagine
  • Modificare la risoluzione di un’immagine

Si accede alla finestra attraverso il menù “Edit / Image Size”, oppure tramite il comando CMD (o CTRL su windows) + ALT + I.

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La finestra monstra, l’anteprima dell’immagine (a sinistra), le dimensioni attuali (in Megabyte e in px), il set delle nuove dimensioni (larghezza, altezza e risoluzione) e l’opzione di resample.

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Invertire le maschere in Photoshop

Cosa vuol dire invertire una maschera

Invertire una maschera significa far diventare quello che è visibile all’interno di un livello, invisibile e viceversa.

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Differenza tra opacità e flusso (opacity vs flow)

Partiamo da una premessa, opacità e flusso, sembrano uguali ma non lo sono 🙂
O meglio, sono entrambe due proprietà dei tratti di pennello che hanno a che vedere con finiture semitrasparenti, ma generate in maniera diversa.

L’opacità, indica quanto il tratto è coprente. Se stessimo dipingendo con un pennello “vero” e del colore “vero”, la differenza tra un tratto con opacità abbassata, potrebbe corrispondere, ad esempio, a dipingere con della tempera molto diluita.

Il flusso ha a che vedere con la quantità di colore rilasciato nel tratto. Quando noi utilizziamo un pennello, il tratto che rilasciamo (e che in certi casi ci sembra perfettamente uniforme e continuo) è composto dalle ripetizioni della forma della punta di pennello, distanziate e posizionate e posizionate tra loro, secondo quanto indichiamo nella palette Pennelli (finestra/pennelli).

Man mano che si abbassa il flusso (lasciando l’opacità inalterata al 100%), diminuiamo la quantità di colore rilasciata, e di conseguenza cominciamo a distinguere le singole forme che compongono il pennello.

Meglio opacità o flusso?

Una delle domande più gettonate dello scorso Creative Pro Show è stata appunto, quale delle due proprietà fosse meglio utilizzare, in particolare nelle mascherature raster a pennello, per incorporare in maniera morbida immagini diverse.

Penso che la risposta più sensata sia dipende. Sia dal tipo di effetto che si vuole ottenere, sia dal modo in cui siete abituati a lavorare con i pennelli.
Mi spiego.

Un’ulteriore differenza tra opacità e flusso, sta nel modo di sovrapporre tratti semitrasparenti. Se sovrapponiamo tratti “staccati”  (vedi immagini qui sotto: la linea tratteggiata indica il percorso del pennello), sia con l’opacità sia con il flusso le trasparenze si sovrappongono e si sommano. Diversamente, se lavoriamo a tratto continuo, si sovrappongono nel flusso, ma non nell’opacità, la cui risultante sarà un’unica area omogenea nel colore, con il grado di opacità impostata.

 Sovrapposizione dei tratti a opacità abbassata

L’ultimo spunto su cui riflettere è che la sovrapposizione dell’opacità  non è lineare: se sovrappongo due tratti con opacità al 50%, NON ottengo un tratto opaco al 100%

Nell’esempio qui sotto, prendiamo come riferimento un tratto nero, con opacità 100% e due tratti sovrapposti al 50%. Se andiamo a misurare il colore risultante dalla sovrapposizione, ci rendiamo conto che è ben lontano da essere nero!

Provare per credere!

 

 

 

Modificare un oggetto avanzato

Gli oggetti avanzati non sono livelli raster, per tanto non è possibile utilizzare su di essi gli strumenti raster che il programma ci mette a disposizione. In altre parole, ad esempio, se provate a dipingere con un pennello su un livello che contiene un oggetto avanzato, il cursore si trasformerà nell’icona divieto. Se provate a cliccare, vi verrà mostrato questo messaggio:

Se cliccate su ok, l’oggetto avanzato (nel nostro caso contiene un psd con diverse elaborazioni), verrà rasterizzato in un unico livello, se date annulla, manterrete l’oggetto avanzato.

Come è possibile quindi, mantenere gli oggetti avanzati, potendo modificare il loro contenuto? Se ricordate, possiamo provare a immaginare l’oggetto avanzato come una scatola che contiene altra elaborazione grafica, se proviamo ad agire direttamente sulla scatola, non stiamo tentando di dipingere il contenuto, bensì coloriamo la scatola stessa!
Motivo per il quale è necessario scoprire come aprire la scatola e agire sul contenuto.

Aprire un oggetto avanzato

Per togliere il coperchio ad un oggetto avanzato, basta cliccare due volte sulla miniatura del suo livello. Il programma ci avverte con un messaggio (date ok) e aprirà il miglior programma per l’elaborazione del contenuto (photoshop, se trova materiale raster, illustrator se trova materiale vettoriale).

Nel nostro esempio della rielaborazione del quadro di Vangog, il programma apre un altro file psd, contenente un livello raster e alcuni livelli di regolazione colore.

All’interno di questo file possiamo operare qualsiasi tipo di modifica, come ad esempio modificare i parametri di un livello tonalità e saturazione:

Piuttosto che inserire ulteriori elementi, come ad esempio un livello raster, con delle pennellate a macchie:

A cui andremo a cambiare il metodo di fusione in sovrapponi:

Quando avremo completato le modifiche che vogliamo apportare al contenuto della nostra scatola, ci basterà rimettere il coperchio, chiudendo l’oggetto avanzato.

Chiusura dell’oggetto avanzato

Per chiudere un oggetto avanzato, procedura prevede che il file venga salvato e chiuso (CNTL S / CNTL W). A questo punto se ritorniamo sul file di partenza, (quello che contiene l’oggetto avanzato nei livelli), le modifiche saranno propagate correttamente!

 

Gli oggetti avanzati: vantaggi, svantaggi e segreti degli smart objects

Gli smart object o oggetti avanzati, sono stati introdotti dalla versione CS2 del programma. Sebbene siano, di fatto, uno strumento utilissimo e potentissimo, spesso sono poco utilizzati, sia perchè poco valorizzati nell’interfaccia (sono nascosti in tendine e menù contestuali), sia perchè attorno a questo strumento si è sviluppato un alone di “mistero” e “difficoltà di utilizzo”, a mio avviso, del tutto ingiustificato, rispetto ai vantaggi che offre.

Il primo punto da chiarire, è che gli oggetti avanzati possono essere utilizzati in maniera proficua in diversi contesti:

  1. utilizzo di oggetti vettoriali in un ambiente raster, mantenendo o vantaggi che la grafica vettoriale offre (ridimensionamento senza perdere qualità).
  2. propagazione delle modifiche
  3. organizzazione di file complessi, suddividendo l’elaborazione su più file collegati
  4. utilizzo dei filtri avanzati.

Cosa può contenere un oggetto avanzato

Un oggetto avanzato può essere immaginato come una scatola, nella quale mettiamo qualcosa e a cui assegniamo un’etichetta. Il contenuto della scatola può essere qualsiasi elaborazione grafica raster o vettoriale. In base al contenuto della scatola, photoshop andrà a visualizzarne il contenuto aprendo il file “incorporato” con il programma migliore per la sua elaborazione: quindi un altro file photoshop se rileverà della grafica raster, un file di illustrator se rileverà della grafica vettoriale.

La gestione del file incorporato è totalmente trasparente: è photoshop che si preoccupa di creare il file quando inseriamo l’oggetto avanzato. Dove questo file fisicamente su disco venga creato non ci riguarda: copiando il file padre, i file collegati risultano automaticamente incorporati.

Come creare un oggetto avanzato

Creazione dal menù contestuale della palette livelli

Selezionare uno o più livelli che vogliamo trasformare in oggetto avanzato dalla palette livelli, e scegliere “converti in oggetto avanzato“.

Creazione tramite “inserisci”

Dal menù File scegliere la voce “inserisci” e selezionare il file che si vuole inserire come oggetto avanzato, sia esso:

  • un psd multilivello
  • un file vettoriale (esempio pdf, ai)
  • un file raster (esempio jpg)

L’oggetto avanzato, appena inserito viene visualizzato con una X: ridimensionare e confermare la modifica (invio).  Solo dopo l’invio verrà effettuato il rendering definitivo. Se non è necessario ridimensionare, confermare l’inserimento con invio.

Creazione per Copia/Incolla

  • In illustrator, selezionare l’oggetto (o gli oggetti)  in illustrator che vogliamo inserire in photoshop come oggetti avanzati
  • Fare Copia (cntl + C)
  • Passare a Photoshop
  • Fare Incolla (cntl + V)
  • Scegliere l’opzione “Oggetto Avanzato” da questa finestra
  • Ridimensionare e confermare la modifica (invio)

Creazione per trascinamento

Se trascinate un file psd, ai, pdf, etc all’interno dell’area di lavoro, questo verrà incorporato automaticamente come oggetto avanzato se nelle preferenze (modifica/preferenze) avete impostato questa opzione:

Anche in questo caso, se necessario, ridimensionare e confermare la modifica.

 

Differenza tra Opacità e Riempimento (Opacity vs Fill)

Nella palette dei livelli abbiamo due tipi di regolazione sulla trasparenza del livello corrente. Sono rispettivamente

  • l’Opacità (Opacity -> rosso)
  • e il Riempimento (Fill -> azzurro).

Se andiamo ad utilizzare questi due strumenti su un livello senza effetti, il risultato che otteniamo è identico: abbassando opacità o riempimento di un livello, questo diventerà sempre più trasparente fino a scomparire.

I due strumenti si comportano in maniera diversa, invece, quando abbiamo un livello con degli effetti applicati, poichè l’opacità ha effetto sia sul livello che sui suoi effetti, mentre il riempimento ha effetto sul contenuto del livello ma NON sui suoi effetti.

Come disegnare una forma vuota con un tracciato di contorno

A differenza di Illustrator, dove per ogni oggetto disegnato è possibile indicare un riempimento e un tracciato (“contorno”), in Photoshop (fino alla versione CS5) non è possibile gestire le proprietà del bordo direttamente sulla forma.

Per disegnare, ad esempio un rettangolo vuoto con un bordo ad esempio rosso, è necessario applicare l’effetto traccia e portare il riempimento a zero.

Quindi andiamo a disegnare una forma, ad esempio un cerchio:

Applichiamo l’effetto traccia dal pannello Effetti/Stili di livello:

Infine portiamo il riempimento al valore 0:

Gestire le librerie di pennelli

Le librerie di pennelli sono file .ABR che contengono una o più punte di pennello caricabili e utilizzabili nel programma. Quando, ad esempio, andiamo a creare un nuovo pennello predefinito, questo viene salvato in locale nel pc dal quale state lavorando. Se volete spostare il pennello creato un pc ad un altro o renderlo disponibile a terzi è necessario salvare una libreria che lo contenga.

Salvare una libreria di pennelli (.ABR)

In photoshop è possibile salvare la libreria di pennelli attiva: ovvero un file che contenga le punte caricate in quel momento nello strumento pennello.

Scegliere lo strumento pennello, cliccare sulla tendina di impostazioni della punta, e scegliere il bottone per il menù contestuale indicato nell’immagine:

e scegliere “salva pennelli”. Verrà quindi salvato il file .abr contenente tutte le punte.

Se si vuole salvare un set di pennelli contente solo determinate punte, è necessario “scaricare” quelle di troppo: tenendo premuto il tasto ALT da tastiera, cliccare sulle punte che non vogliamo salvare (il cursore del mouse prende la forma di un paio di forbici).

Caricare una libreria di pennelli

Per caricare un file ABR basta trascinarlo nell’interfaccia del programma. . In alternativa, si può:

  1. scegliere lo strumento pennello
  2. nella barra delle opzioni aprire la tendina di selezione delle impostazioni delle punte
  3. cliccare sul bottone per il menù contestuale (vedi immagine precedente)
  4. scegliere “carica pennelli”
  5. selezionare il file abr e fare ok

In entrambi i casi le punte vengono caricate come ultime nella tendina di selezione delle punte.

Ripristinare i pennelli predefiniti

  1. scegliere lo strumento pennello
  2. nella barra delle opzioni aprire la tendina di selezione delle impostazioni delle punte
  3. cliccare sul bottone per il menù contestuale (vedi immagine precedente)
  4. scegliere “Ripristina pennelli”